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lunedì 22 dicembre 2008

Un mese è passato


Un mese esatto fa nasceva il Movimento per l'Italia, di Daniela Santanchè: una nuova pagina della storia politica del nostro Paese veniva finalmente aperta, con l'adesione massiccia di simpatizzanti e militanti pronti a dare il meglio di sè per far uscire l'Italia da un grigiore senza precedeti.

Daniela Santanchè: una donna forte, una garanzia di ferma e tenace volontà tutta italiana che non si arrende a provocazioni, compromessi, ma vuole essere il vento nuovo che spazza le nubi dell'ipocrisia e del falso perbenismo politico.

Allo Sheraton di Roma non sono stati spesi fiumi di parole inutili, solo tre verbi hanno avuto spazio: SCEGLIERE, DECIDERE, RISOLVERE. Questa è la vera politica, questa è la nostra primavera.

domenica 16 novembre 2008

Il vero volto dell'Italia


Nascerà il 22 novembre il Movimento per l'Italia, ossia un nuovo modo di fare politica, partendo dal cuore di una donna: Daniela Santanchè. Una politica che vive per strada, tra la gente, nei luoghi di incontro e non relegata in circoli, sezioni, o palazzi del potere.

A Roma " Riva Destra" di Fabio Sabbatani Schiuma (la cui sede è in via Nizza 128, vicino Piazza Fiume) sta dando tutto di sè, attraverso una militanza a tappeto, senza sosta e con un solo obiettivo: ridare fiducia ai cittadini delusi dai troppi bla bla degli eterni politici da tavolino. E grazie a Riva Destra il Movimento per l'Italia avrà il peso giusto nello scenario politico di un'Italia moderna, nuova, che sa il fatto suo.

Ci inconteremo da ogni parte della Penisola presso l'Hotel Sheraton al quartiere Eur della Capitale per festeggiare insieme la costituzione di questa realtà politica che non si tirerà indietro davanti a chiunque . Daremo voce finalmente a coloro che per troppo tempo sono stati in silenzio e che ora sono arcistufi di una politica di elite, che isola il vero protagonista : l'italiano.

Ed essere italiani, lo sappiamo bene, oggi non è facile, troppe lobbies di potere infangano la crescita del Paese, la crisi galoppa e non si sa ancora chi vuole cavalcare la tigre!

Con Daniela Santanchè si spalanca il portone ad un futuro che aspetta di essere plasmato solo da noi. E allora? Forza, rimbocchiamoci le maniche, perchè si possa dire che l'Italia conta veramente e non è solo un numero tra gli stati europei.

domenica 2 novembre 2008

Come fermare l'ondata di incidenti stradali



Le stragi di pedoni e di collisioni tra autoveicoli, quasi sempre con decessi dei passeggeri, deve trovare una regolamentazione definitiva, onde bloccare il continuo susseguirsi di tali eventi.
Il Governo sta facendo passi da gigante, ma il problema, secondo noi, deve essere risolto a monte.
Molti dei guidatori “ killer” sono ragazzi appena patentati o con pochi anni di guida alle spalle e quasi sempre frequentatori di night, discoteche, feste a carattere sfrenato.
Un elemento fondamentale che può scatenare l’assenza di lucidità è l’alto volume della musica nelle piste da ballo dei vari locali: è risaputo infatti che le onde sonore troppo alte portano a lesioni all’orecchio interno e danni alla tromba di Eustachio e quindi a tutto il sistema neurologico dell’individuo . Ragazzi che in metropolitana, in motorino, sull’autobus, girano con le immancabili auricolari, ad alto volume, estraniandosi dal mondo, fanno un danno non solo a se stessi ma pure agli altri. Nei locali dancing tale situazione raggiunge l’apice della gravità.
Per saperne di più:
http://www.farmacistinetwork.it/doc/316552.pdf
Da questi studi è emerso un dato sconcertante: chi ama la musica a tutto volume subisce un’alterazione psicologica rilevante, ai limiti dell’isterismo, che investe tutta la persona e la può portare a non essere in grado di controllare la propria emotività e quindi la concentrazione è ridotta a zero, soprattutto di fronte all’ebbrezza della velocità nella guida.
Questo è un primo punto. Il secondo è dato dal tasso alcolico nel sangue.
Ovviamente qui siamo di fronte ad un’analisi molto più profonda, che può trovare riscontro anche con semplici ma efficaci accorgimenti. Innanzitutto sarà bene nei posti frequentati per lo più da ragazzi non vendere liquori o bibite alcoliche, pena la chiusura del locale e l’arresto del proprietario.
All’atto dell’iscrizione alla scuola guida per ottenere la patente, oltre agli esami di routine
( vista, sana e robusta costituzione, ecc.), ci dovrebbe essere un ulteriore esame di ammissione ai corsi di guida, sia teorici che pratici, ossia quello relativo alla tolleranza alcolica. Molte persone infatti non perdono lucidità anche se bevono una birra o qualche bicchiere in più di vino ( di solito in occasione di matrimoni, feste natalizie, ecc.), mentre altre si ubriacano semplicemente odorando un bicchiere o stappando una bottiglia.
Ebbene, come esistono i test per verificare le allergie o intolleranze a medicinali, specie penicillina, bisognerebbe inserire detti esami sull’eventuale o meno intolleranza all’alcool. In caso di esito positivo, è chiaro, la patente sarà negata.
Nel caso di persone già in possesso di patente, all’atto della visita medica per il rinnovo della stessa, tale test può essere riproposto: è ovvio che, in caso di positività, verranno decurtati punti sulla stessa e sarà fatto obbligo di astenersi, prima della guida, almeno due- tre ore di mettersi al volante, dal bere. Ovviamente ciò presuppone un accurato controllo sulle strade da parte della Polizia stradale e dei Carabinieri: un aiuto potrebbe venire dagli autovelox.
Ogni tot numero di veicoli transitanti sulle principali arterie stradali e autostradali, dagli apparecchi autovelox scatterebbe un segnale che obbligherebbe il veicolo a fermarsi e il conducente a sottoporsi al test. Il risultato sarebbe inviato in tempo reale alla pattuglia presente nelle vicinanze, la quale potrà verificare lo stato o meno di pericolosità del tasso alcolico del guidatore e intervenire. Non ci potrebbe essere pericolo “ di fuga” di fronte all’autovelox perché, come viene scattata la foto in caso di alta velocità, verrebbe scattata anche in caso di mancato stop alla richiesta di verifica suddetta, con conseguente rilevazione di contravvenzione.
Evitare le morti su strada si può. E’ un dovere di tutti , è un diritto per tutti.

giovedì 2 ottobre 2008

Sanità da guarire...


Ospedale Bel Colle di Viterbo: entrata ore 13, 30 uscita ore 19!! E questo capita anche a chi è anziano come mia suocera, che, debole per una caduta, è stata visitata dopo quasi sei ore di attesa, solo perchè codice verde! Ma come si può stabilire la gravità di una malattia così ad occhio, per giunta in un pronto soccorso pieno zeppo di gente in attesa? Una donna di ottant'anni cade per un malore, non si regge sulle gambe, viene portata al pronto soccorso e lasciata in attesa come una bambola vecchia che nessuno ha interesse ad aggiustare...E' questa è la situazione presente in tutti gli ospedali del Lazio, dove vige una giunta di sinistra che è ora di mandare a casa...

lunedì 22 settembre 2008

Precari News: Atesia, di nuovo precari

Precari News: Atesia, di nuovo precari

Evidentemente la società Atesia è ancora in cattive acque...

Precari News: Precari Atesia: denunciamo all’opinione pubblica la decisione del ministro del lavoro Cesare Damiano

Precari News: Precari Atesia: denunciamo all’opinione pubblica la decisione del ministro del lavoro Cesare Damiano

La questione del precariato a distanza di un anno dalle manifestazioni e scioperi dei lavoratori Atesia è sempre aperta. Ci auguriamo che il governo di centro destra attui una politica di risanamento all'interno della società Atesia come in altre.

Precari News: Salvi i 20 precari del call center 060606, almeno sembra

Precari News: Salvi i 20 precari del call center 060606, almeno sembra

E' una notizia, anche se non recente, che fa tuttavia pensare al destino dei call center presenti nella Capitale...

lunedì 8 settembre 2008

Quando regna l'ingiustizia...




Vi invito a leggere questo articolo uscito su un quotidiano di Latina circa la situazione poco felice di alcuni proprietari di ville, che si vedono limitare l'accesso al mare...

giovedì 4 settembre 2008

PERCHE' LA DESTRA DOVREBBE CONFLUIRE NEL PDL?



Il mondo cambia giorno dopo giorno: l'Italia non è più quella del boom economico, dove tutto andava bene, dove ci si poteva permettere la seconda casa al mare, oggi a malapena puoi mantenere la prima dove abiti, quando la moglie poteva stare benissimo a casa a far la calza, mentre oggi è necessario e urgente che trovi un lavoro altrimenti non si arriva a coprire le spese....e si potrebbe continuare all'infinito.L'Italia vive in un mondo nuovo, fatto di altri problemi, e per risolverli non basta l'idea occore l'azione. Pure la classe politica risente di questo mutamento, perchè, ripeto, rispetto al passato, è cambiato lo scenario italiano, uno scenario che vede in primo luogo l'uscita di scena di partiti e partitini, legati tra loro da un'unica radice storica ma divisi per motivi di contrasti tra leaders. Bertinotti e Diliberto nascono da un'unica fonte, la rivoluzione comunista, ma poi si dividono per visioni sottilmente diverse, dando vita a sottopartiti. La loro radice è e rimane il PCI: cosa rappresenta l'esistenza di questa miriade di gruppi e gruppetti? A creare confusione al momento del voto, mettendo caos nella testa dell'elettore che, di fronte ad una scheda fatta di mille colori, non capisce nulla e vota per disperazione, soprattutto se è anziano, il primo che gli capita o non vota scrivendo le note frasette d'insulto che chi è scrutatore o rappresentante di lista come lo sono stata io, è abituato a leggere.In tutti i paesi dove il concetto di politica è più avanzato del nostro, anche se ovviamente con qualche difetto, perchè la perfezione non è di questo mondo, la presenza dei partiti al governo non si riduce ad un elenco di liste ma a due blocchi nei quali confluiscono le varie posizioni di destra o di sinistra. Chi è di centro, quasi sempre democristiano per usare un termine nostro, funge da ago della bilancia per sostenere questa o quella compagine attualmente presente al governo, ma il suo compito non si spinge oltre. Almeno credo.Per la prima volta in Italia è scoppiata " la vera rivoluzione": due schieramenti anzichè la solita tiritera di PSI, PCI, DC, Rifondazione, AN, ecc. che se ci ricordiamo, il giorno dopo la chiusura delle urne, riempivano i nostri schermi televisivi con le loro percentuali, exit pol, e tutta quella serie di analisi, chiacchere che alla fine, anzichè far appassionare il cittadino, lo costringevano a spegnere la tv e a prendere un Moment per il mal di testa.Ora l'Italia ha capito come si conduce il gioco: sul campo di battaglia non ci sono tremila eserciti, ma due e chi vince è solo uno. E in questo uno sono rivolte le speranze di un mondo diverso, di un mondo più adatto alla società che si evolve.

La Destra non può fare la fine di Don Chisciotte che combatte coi mulini a vento del suo passato... se vuole veramente essere partito "di popolo" deve essere rappresentativa, non vivere solo per se stessa. Daniela Santanchè, candidata premier del partito di Storace nelle scorse elezioni di aprile, ha capito quanto sia importante per l'Italia avere un punto chiave per poter sostenere le proprie idee alla luce del sole, e questo punto chiave si può avere solo facendo parte del gruppo politico attualmente al governo, il PDL.

Gli attacchi alla Santanchè da parte dei "nostalgici", dei " duri e puri" come amano definirsi i sostenitori della linea facente capo al segretario Storace non si contano: eppure la realtà dei fatti non si può mutare: chi vive per l'Italia che cambia deve saper accettare la presenza dell'ideologia di destra all'interno del governo, una destra che conti coi fatti e non solo con le parole.

lunedì 18 agosto 2008

A Roma vogliono chiudere due ospedali

L'ospedale Forlanini per la cura delle malattie respiratorie e il S. Giacomo, situato in via del Corso in pieno centro storico della capitale, sono soggetti a chiusura. La giunta regionale Marrazzo pare che non voglia prndere in considerazione la possibilità di poter arrivare ad una ristrutturazione degli stessi, piuttosto si pensa ad una loro inevitabile chiusura, forse per aprire al loro posto attività commerciali...E i malati? Si stanno raccogliendo firme per sottoporre al sindaco di Roma Alemanno questo serio problema, la cui soluzione urge più che mai. La sanità è malata, questo lo sappiamo tutti, ma così si rischia di farla morire del tutto... Ma stiamo scherzando????

venerdì 8 agosto 2008

Non è facile essere donna

Chi è madre sa cosa vuol dire proteggere un figlio, sacrificarsi per lui ogni ora del giorno e della notte, ma nello stesso tempo la sua immagine di donna viene ridimensionata, laddove si cerchi di collocarla nel mondo lavorativo.
La donna che lavora è vista ancora oggi come un intralcio, come una figura aliena: il posto della " femmina" per alcune mentalità, è la casa, la cucina, il mercato, il sesso col compagno. E stop.
Molti luoghi di lavoro snobbano le donne, soprattutto al momento del colloquio di selezione, quando lei viene squadrata da cima a fondo e le vengono rivolte le domande più strane tipo: ha la macchina? fuma? quanti linguaggi del pc conosce?, e via dicendo. Ad un uomo no, è più facile essere assunto senza tutti questi preamboli, ma una donna invece deve essere un Pico della Mirandola, colei che sa tutto, che sa fare tutto, che sa usare tutto.
E' discriminazione questa, e non c'è festa dell'8 marzo che tenga per cambiare questo modo di pensare. Donna= madre, non esiste altro assioma...

giovedì 7 agosto 2008

Il perchè di questo blog


Sono Lorella Lattavo, giornalista pubblicista, sono nata e vivo a Roma, sono sposata con Maurizio Soffiatti, pittore e artigiano del presepe innovativo. Perchè ho fatto questo blog? Perchè ritengo che sia importante capire come si diventa giornalisti senza scendere a compromessi con chi vorrebbe fare della categoria semplici "scrivani" e non dei profondi conoscitori degli avvenimenti che ci riguardano. Io, personalmente, sono convinta che il vero giornalista deve essere anche un pò psicologo, soprattutto se ha che fare con notizie che riguardano fatti legati alla cronaca quotidiana. Perchè non è facile riportare una notizia, rimanendo imparziali, qualcosa "di nostro" traspare sempre tra le righe: l'importante è non essere troppo prevenuti nei nostri giudizi, poichè ogni fatto, ogni avvenimento può nascondere una verità invisibile anche all'occhio più attento.
Quello che voglio fare assieme anche agli altri miei colleghi che, gentilmente, vorranno contribuire a questo blog, è un giornalismo nuovo, che faccia scoprire il nostro pensiero senza censure, aperto, libero, pronto ad essere condiviso e oggetto di dibattito costruttivo. Un blog dunque che sappia mettere in luce ciò che siamo e ciò che vorremmo essere. Vi aspetto! Lorella